16.10.08

LE IMPRESE INDUSTRIALI

LE IMPRESE INDUSTRIALI

A differenza delle imprese commerciali, che attuano un processo di produzione economica consistente nella conservazione e nella distribuzione delle merci, le imprese industriali attuano un processo di trasformazione delle materie prime o di semilavorati per ottenere prodotti finiti che, successivamente saranno destinati alla vendita.
A seconda dell'attività produttiva svolta, le imprese industriali appartengono a diversi settori: da quello alimentare a quello chimico, da quello elettronico a quello elettronico a quello metallurgico, da quello tessile a quello automobilistico.
L'organizzazione delle imprese industriali può essere analizzata sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. L'organizzazione tecnica si occupa della gestione delle risorse materiali dell'impresa, come macchinari, impianti, magazzino e attrezzature. L'organizzazione umana,invece, riguarda i rapporti che si creano tra individui che operano nell'azienda e tra i vari organi dirigenziali ed esecutivi.
Diversi sono i modelli a cui l'impresa può far riferimento per analizzare la propria struttura organizzativa, da quello tradizionale a quello più recente. La STRUTTURA ELEMENTARE è il modello organizzativo scelto dalle imprese di piccole dimensioni, che operano in un solo mercato o producono un solo tipo di prodotto. Le varie funzioni sono concentrate nelle mani di un unico soggetto che si avvale della collaborazione di un ristretto numero di lavoratori. L'ORGANIZZAZIONE PER DIVISIONE è tipica delle imprese di grandi dimensioni che operano su una pluralità di mercati: la struttura dell'impresa è articolata per divisioni che corrispondono, per esempio, alle linee dei prodotti, ai diversi processi produttivi o al tipo di clientela.Questa struttura, quindi, porta al decentramento e alla specializzazione, ma può anche causare la perdita dell'unitarietà aziendale, in quanto ciascun responsabile di divisione può privilegiare il proprio settore.


Il fattore fondamentale per la sopravvivenza e il successo dell'azienda, in un mercato competitivo e la conquista e la conservazione delle preferenze dei consumatori. Il valore che l'impresa è in grado di creare per gli acquirenti dei prodotti è il VANTAGGIO COMPETITIVO, misurato dal prezzo che i clienti sono disposti a pagare per i prodotti che l'impresa fornisce. Per ottenere un vantaggio competitivo l'impresa deve svolgere delle attività primarie e di supporto. Quelle primarie comprendono la LOGISTICA, la PRODUZIONE, il MARKETING e le VENDITE. Quelle di supporto si distinguono in APPROVVIGIONAMENTO, PERSONALE, RICERCA E SVILUPPO e FUNZIONI INFRASTRUTTURE.


I CICLI ...
La gestione dell'attività di un'impresa industriale comprende tutte le operazioni, tra loro coordinate, che vengono svolte per raggiungere gli obiettivi aziendali. Le operazioni di gestione, sia esterne, come quelle di finanziamento e investimento, sia interne, come la trasformazione fisico-tecnica delle materie prime, possono essere concatenate in un susseguirsi di cicli tecnici, economici e monetari.
Il CICLO TECNICO si avvia con il processo di trasformazione delle materie prime e termina con l'ottenimento dei prodotti finiti.
IL CICLO ECONOMICO ha inizio con il sostenimento dei costi di acquisto dei fattori produttivi e termina con l'ottenimento dei ricavi di vendita dei prodotti o di prestazioni di servizi. Esso è più lungo del ciclo tecnico in quanto gli acquisti precedono la produzione e i ricavi la seguono.
Il CICLO MONETARIO ha inizio con le uscite connesse al pagamento degli acquisti e termina con le entrate connesse alla riscossione delle vendite. Il ciclo economico e il ciclo monetario potrebbero coincidere se gli acquisti e le vendite fossero effettuate per pronta cassa, ma se avviene un pagamento anticipato per gli acquisti e un pagamento dilazionato per le vendite, il ciclo monetario risulta più lungo del ciclo economico.

IL PATRIMONIO..
Per lo svolgimento delle operazioni di gestione l'impresa deve avere a disposizione un patrimonio, cioè l'insieme dei beni economici disponibili per l'azienda in un dato momento.
La struttura del patrimonio è determinata dalle relazioni tra:
  • LE FONTI DI FINANZIAMENTO che comprendono capitale proprio e capitale di debito;
  • LA RIPARTIZIONE DEGLI IMPIEGHI tra l'attivo immobilizzato, cioè quei beni che hanno la loro utilità per periodi di tempo medio-lungo, e l'attivo circolante, cioè beni a breve ciclo di utilizzo;
  • I FINANZIAMENTI DISTINTI PER DURATA cioè tra debiti a breve termine e debiti a lungo termine;
  • I FINANZIAMENTI E GLI IMPIEGHI.

Redatto da:

AQUILINO CHIARA

CAGNAZZO PATRIZIA

D'ALESSIO OTELLO

GRENGA TIZIANA

MASSARENTI NATASCIA

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