15.10.08


I.T.C. VITTORIO VENETO 5A igea


LE CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI


L'ORGANIZZAZIONE E IL SISTEMA INFORMATIVO


IL PROCESSO GESTIONALE NELLE IMPRESE INDUSTRIALI


di Cuomo, Pirolozzi, Iorio, De Cupis, El Mesery, Venerucci



Le caratteristiche delle imprese industriali

1) Il sistema produttivo
La produzione è l’attività umana, che mediante la combinazione di beni e d’energie, rende disponibili nuovi beni, accresce l’utilità di quelli preesistenti e fornisce servizi.
Le attività produttive consistono in:
- produzione diretta
- produzione indiretta
Il sistema produttivo è formato prevalentemente da aziende che operano per il soddisfacimento dei bisogni umani nel settore primario, secondario e terziario.

2) Le imprese industriali
Le imprese industriali operano mediante aziende di produzione diretta che appartengono al settore secondario. Il processo di produzione tecnica diventa un processo di produzione economica con lo scambio dei prodotti ottenuti.
Il processo di fabbricazione è l’insieme di operazioni attraverso le quali i fattori della produzione vengono inseriti nell’attività tecnica di trasformazione secondo determinate regole. Esso è diverso a seconda del tipo di prodotto fabbricato.
Ci sono due modalità per organizzare un processo di fabbricazione:
- accentrando, produzione verticalizzata
- decentrando, produzione deverticalizzata o outsourcing
Se la produzione è verticalizzata l’impresa tende ad assumere grandi dimensioni perché per svolgere l’intero processo produttivo ha bisogno di maggiori risorse, invece se la produzione è deverticalizzata il volume di investimenti necessari per attuare la produzione può essere più contenuto.

3) La classificazione delle imprese industriali
Le imprese industriali si possono classificare a seconda:
a) dell’attività produttiva
b) del fattore produttivo prevalentemente utilizzato
- labour intensive
- capital intensive
c) delle caratteristiche del flusso produttivo
- produzione job-shop
- produzione a lotti
- produzione in linea
- produzione di processo
d) delle dimensioni
- piccole
- medie
- grandi

4) I soggetti aziendali e il controllo dell’impresa
Il soggetto giuridico è la persona, fisica o giuridica, a cui fanno capo i diritti o le obbligazione derivanti dallo svolgimento dell’attività economica.
Esso può essere:
- pubblico
- privato
Le imprese industriali giuridicamente private possono distinguersi in:
- imprese individuali
- imprese collettive
Il soggetto economico è costituito dall’insieme delle persone fisiche che esprime gli interessi interni o istituzionali dell’impresa:
- imprese economiche private
- imprese economiche pubbliche

5) La localizzazione e la delocalizzazione
La localizzazione di un’impresa è condizionata da molti fattori:
- le caratteristiche geografiche del territorio e la stabilità politica
- l’esistenza di infrastrutture
- l’esistenza di strutture sociali
- la vicinanza ai mercati di approvvigionamento delle materie prime e ai mercati di sbocco dei prodotti
- la presenza di manodopera specializzata e il livello del costo del lavoro
- la possibilità di reperimento dell’informazione ai fini della diffusione delle innovazione tecnologiche e organizzative
- la disponibilità e facilità di accesso ai servizi reali offerti dalle imprese
- la possibilità di integrazione e di interrelazione con le imprese di servizi, complementari e concorrenti
La delocalizzazione produttiva può attuarsi attraverso:
- costituzione di proprie filiali nei paesi dove il costo del lavoro è più conveniente
- accordi sub-fornitura con imprese specializzate che offrono parti componenti del prodotto finito a prezzi più vantaggiosi
- acquisizione di pacchetti azionari di imprese concorrenti o che producono beni complementari, costituite nel paese che offre le migliori opportunità
Queste nuove tendenze hanno modificato i vecchi rapporti territoriali e hanno favorito le integrazioni tra le economie e la globalizzazione dei mercati, aumentando la competitività e privilegiando le imprese più innovative, disponibili ad alleanze strategiche internazionali, alla formazione di gruppi aziendali o ad attuare produzioni in outsourcing.

6) Il vantaggio competitivo
Il vantaggio competitivo di un’impresa si basa sul valore che essa è in grado di creare per gli acquirenti dei propri prodotti, è misurato dal prezzo che i clienti sono disposti a pagare per i prodotti che l’impresa fornisce.
Ci sono due tipi fondamentali di vantaggio competitivo:
- leadership di costo
- differenziazione
Per ottenere un vantaggio competitivo l’impresa deve compiere una serie di attività coordinate e integrate, riconducibili a specifiche funzioni aziendali:
- funzioni primarie
- funzioni di supporto
Le funzioni primarie riguardano direttamente la relazione del ciclo di trasformazione e la vendita dei prodotti, comprendono:
- la logistica
- la produzione
- il marketing
- le vendite
Le funzioni di supporto, strumentali allo svolgimento delle funzioni primarie, sono:
- approvvigionamenti
- personale
- ricerca e sviluppo
- funzioni infrastrutturali



L’organizzazione e il sistema informativo

CHE COS’É L’ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione può essere considerata:
- nell’aspetto metodologico, come quella parte dell’Economia Aziendale che studia le composizione più efficienti delle forze materiali, immateriali e personali che operano nell’impresa;
- nell’aspetto operativo, come l’insieme degli organi, uffici e servizi in cui si struttura l’azienda.

QUALI SONO I MODELLI ORGANIZZATIVI
L’organizzazione per funzioni ha una struttura funzionale in cui compaiono i dirigenti della linea intermedia ai quali il proprietario o i soci affidano determinate responsabilità direttive. Il potere decisionale segue le linee di comando gerarchiche che possono essere più o meno lunghe e viene suddiviso fra i vari responsabili di funzione, dipendenti dallo stesso vertice e aventi tutti lo stesso grado. I principi alla base di tale modello organizzativo sono la divisione del lavoro e la specializzazione. Nelle imprese di dimensioni elevate la suddivisione del lavoro si applica più volte ai diversi livelli, per cui ogni direzione a cui corrisponde una funzione aziendale si articola in ulteriori funzioni specifiche.
L’organizzazione per divisioni è tipica delle imprese di grandi dimensioni che operano su una pluralità di mercati, servendo talvolta soltanto alcuni segmenti, ovvero orrendo un mix qualitativamente e quantitativamente differenziato di prodotti. La struttura dell’impresa è articolata per divisioni, che possono corrispondere alle linee dei prodotti, ai diversi processi produttivi, alle aree geografiche o al tipo di clientela servito; inoltre ogni divisione è organizzata per funzioni aziendali. Ogni divisione ha, infatti, una propria struttura operativa volta a pianificare gli investimenti, la ricerca, la manutenzione degli impianti ed è in grado di progettare, realizzare e commercializzare la propria linea di prodotti o sviluppare l’attività della propria area.
L’organizzazione a matrice coniuga elementi dell’organizzazione per divisioni ed elementi dell’organizzazione per funzioni. In base a tale modello organizzativo, l’impresa è articolata per divisioni, ma attua contestualmente una suddivisione per funzioni del personale aziendale. Si tratta di una struttura organizzativa nella quale si intrecciano autorità, competenze e responsabilità sia in senso verticale sia in senso orizzontale. L’organizzazione per matrice non trova frequente applicazione per la sua complessità ed è utilizzata solo da aziende che si dedicano ad attività di respiro internazionale o di tecnologia avanzata.

L’ORGANIZZAZIONE A RETE
Molte sono le imprese che hanno scelto di esternalizzare, ossia scorporare, dalla propria sfera di attività quei servizi e quelle attività che non costituiscono l’aspetto fondamentale e strategico del loro business.
È necessario distinguere tra ricorso alla:
- fornitura: consiste nell’acquisto di un prodotto o di un servizio concepito, progettato e realizzato dal fornitore;
- sub-fornitura: consiste nell’acquisto di un prodotto o di un servizio concepito e ordinato dal committente ma realizzato dall’impresa sub-fornitrice secondo le indicazioni ricevute. La sub-fornitura può essere:
· una sub-fornitura si capacità nel caso in cui l’impresa committente, per far fronte a incrementi di produzione a cui non è in grado di provvedere direttamente, ricorre a un’impresa esterna,
· una sub-fornitura di specialità: la committente ricorre all’impresa sub-fornitrice perché questa è dotata di particolari conoscenze specifiche e della tecnologia per eseguire una determinata lavorazione.
Gli stretti rapporti tra imprese committenti e imprese sub-fornitrici hanno dato luogo alle organizzazioni a rete. La grande impresa si concentra sull’ideazione del prodotto, su pochi stadi del processo produttivo, sulla vendita e sull’assistenza alla clientela e affida alle imprese sub-fornitrici a essa fortemente integrate la realizzazione delle parti componenti un base a contratti di lunga durata. In alcuni campi è attuata con forme di collaborazione (franchising) con intermediari commerciali.

DEFINISCI E CLASSIFICA IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE CONTABILE
Il sistema informativo può essere idealmente distinto in due sottoinsiemi: il sistema informativo non contabile, dove si raccolgono e organizzano le informazioni sia qualitative sia quantitative riguardanti l’impresa, il mercato e l’ambiente esterno che, come abbiamo detto, fanno da supporto alle scelte del vertice strategico e del nucleo operativo; il sistema informativo contabile, costituito da informazioni di natura quantitativa che riguardano sia fatti esterni che fatti interni di gestione.
Il sistema informativo contabile è costituito da informazioni di natura quantitativa che riguardano sia fatti interni sia fatti esterni di gestione.
Esso poggia sui documenti originari e comprende:
- gli inventari;
- le scritture elementari;
- le contabilità sezionali;
- la contabilità generale;
- la contabilità gestionale;
- il budget.
Il sistema informativo contabile deve:
- rilevare i rapporti con i terzi;
- far fronte a quanto stabilito dalla legge in materia di scritture obbligatorie;
- valutare i risultati conseguiti con la gestione, esaminata negli aspetti reddituali finanziari e patrimoniali;
- consentire il controllo della gestione;
- fornire informazione su cui poggiano le loro decisioni a tutti coloro (stakeholder) che sono coinvolti direttamente o indirettamente nell’impresa.
Il bilancio d’esercizio evidenzia la situazione patrimoniale e finanziaria e risultati economici ottenuti dall’impresa. I prospetti contabili che lo compongono sono lo Stato patrimoniale e il Conto economico).
Il reporting è destinato a fornire informazioni opportunamente selezionate alle persone che all’interno dell’azienda devono assumere decisioni; consiste nella redazione di rapporti, presentati in forme libere e con contenuti che devono rispondere alle diverse esigenza dei destinatari.


Il processo gestionale nelle imprese industriali

DESCRIVI I CICLI AZIENDALI
Il ciclo tecnico di produzione si avvia con il processo di trasformazione della materie prime e termina con l’ottenimento dei prodotti finiti. Molte imprese industriali abbreviano l’ampiezza del ciclo tecnico attraverso l’esternalizzazione di alcune fasi lavorative; tali imprese hanno anche dematerializzato i propri prodotti, ossia hanno incrementato il perso delle attività immateriali sul totale delle attività generatrici di valore.
Il ciclo economico ha inizio con il sostenimento dei costi di acquisto dei fattori produttivi e termina con l’ottenimento dei ricavi di vendita dei prodotti e di prestazione dei servizi.
Il ciclo monetario (o ciclo di cassa) ha inizio con gli esborsi (uscite) connessi al pagamento degli acquisti e si conclude con gli introiti (entrate) connessi alla riscossione delle vendite. La durata del ciclo monetario dipende:
- dalla dilazione media ottenuta dai fornitori;
- dalla giacenza media delle materie prime in magazzino;
- delle durata del periodo di produzione (ciclo tecnico);
- dalla giacenza media dei prodotti finiti in magazzino;
- dalla dilazione media concessa ai clienti.
Per ridurre il fabbisogno finanziario, le imprese industriali cercarono di:
- prolungare le dilazioni di pagamento sugli acquisti;
- abbreviare i tempi di giacenza in magazzino di materiale, semilavorati; prodotti;
- stringere i tempi necessari per attuare i processi di trasformazione;
- ridurre le dilazioni di pagamento sulle vendite.

COME SI SVOLGE L’ANALISI ECONOMICA PER FUNZIONI E AREE AZIANDALI
La gestione caratteristica dell’impresa e dà luogo:
- ai ricavi tipici di vendita e ai costi relativi all’ottenimento dei prodotti (Esistenze iniziali, Costi d’acquisto, Costi del personale, Costi di produzione, Ammortamenti e svalutazioni, Rettifiche e ricavi, Accantonamenti) ;
- ai costi tipici (Ricavi di vendita, Rettifiche di costi, Costi patrimonializzati (rinviati al futuro, Rimanenza finali).
I ricavi tipici sono quelli riguardanti la vendita dei prodotti e degli eventuali servizi accessori, le lavorazioni effettuate per conto terzi, i rimborsi spese ottenuti dai clienti. I costi relativi all’ottenimento dei prodotti sono i costi delle materie prime, dei semilavorati, dei componenti e del personale, i costi per servizi, gli ammortamenti relativi ai reparti addetti alla trasformazione tecnica e ai reparti ausiliari alla produzione.
La funzione commerciale di occupa del collocamento sul mercato dei prodotti (Costi del personale, Costi generali commerciali, Ammortamenti).
Il funzionamento degli organi sociali e del sistema informativo aziendale genera i costi della funzione amministrativa (Costi per il funzionamento degli organi sociali, Costi del personale, Costi generali amministrativi, Ammortamenti, Accantonamenti per rischi).
La presenza nel patrimonio di impieghi non strettamente attinenti all’attività produttiva e commerciale determina lo svolgersi, a fianco della gestione caratteristica, di una gestione accessoria che dà luogo a proventi e oneri patrimoniali e a proventi e oneri atipici (Oneri diversi, Proventi diversi).
Lo svolgimento della gestione assorbe e genere flussi monetari, il cui coordinamento è affidato alla funzione finanza dell’impresa (Oneri finanziari, Proventi finanziari).
L’insieme della gestione caratteristica, della gestione accessoria e della gestione finanziaria costituisce la gestione ordinaria.
Il risultato economico può essere influenzato da eventi casuali e accidentali, di carattere non ricorrente ed estranei all’attività ordinaria dell’impresa (Minusvalenze straordinarie, Sopravvenienze e insussistenze passive straordinarie, Imposte relative a esercizi precedenti, Plusvalenze straordinarie, Sopravvenienze e insussistenze attive straordinarie).

IL PATRIMONIO NELL’ASPETTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO
Il patrimonio è l’insieme dei beni economici a disposizione di diritto e di fatti del soggetto aziendale in un dato momento.
Nell’aspetto qualitativo il patrimonio è un insieme eterogeneo si beni, tra loro coordinati, aventi diversa durata di impiego e diversa utilizzazione. I beni che compongono il patrimonio aziendale possono essere classificati secondo vari criteri. La distinzione più importante suddivide gli elementi patrimoniali,a seconda della loro destinazione economica, in attivo immobilizzato e attivo circolante.
L’attivo immobilizzato è formato da quegli elementi del patrimonio che costituiscono la struttura tecnico-organizzativa dell’impresa, che partecipano più volte al processo produttivo dando la loro utilità per periodi di tempo medio/lunghi o che consentono di controllare altre imprese con le quali esistono particolari rapporti finanziari, economici o produttivi.
L’attivo circolante è costituito da quei beni che l’impresa acquista per destinarli alla trasformazione o al consumo o che produce per venderli, dagli investimenti finanziari di breve durata, dalle disponibilità liquide e dai crediti di natura commerciale a breve termine.
In azienda possono essere presenti beni di proprietà di terzi.
Nell’aspetto quantitativo il patrimonio è un insieme di valori attivi e passivi, espressi nella stessa moneta di conto, la sui somma algebrica consente l determinazione del patrimonio netto.
La struttura del patrimonio di un’impresa è determinata dalle relazioni esistenti tra:
- fonti di finanziamento;
- la ripartizione degli impieghi;
- i finanziamenti distinti per durata;
- i finanziamenti e gli impieghi.

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